Un libro ne ripercorre la storia e i sapori
Ricette e Storie
la Romagna in trent’anni di cucina
La Sangiovesa è una delle osterie più apprezzate del riminese. Aperto da 30 anni esatti, il ristorante nel centro storico di Santarcangelo offre un’esperienza che si estende oltre la tradizione culinaria della Romagna. Nata dal proposito dell’imprenditore Manlio Maggioli e del poeta Tonino Guerra «di farne un’osteria in cui mangiare l’autentica cucina del territorio», La Sangiovesa è diventata un punto di riferimento per la cultura e l’identità romagnola. Ad esempio, pranzando o cenando nel locale è possibile ammirare i quadri di Guido Cagnacci, pittore seicentesco originario di Santarcangelo, e le caratteristiche stufe donate da Tonino Guerra.
La storia del locale è ripercorsa nel libro La Sangiovesa – L’Osteria di Santarcangelo.
Curato e scritto da Giorgio Melandri e impreziosito dalle fotografie di Maurizio Gjivovich, il volume è anche un ricettario dei piatti che hanno fatto la fortuna del locale. La presentazione del libro si è tenuta lunedì scorso nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte insieme al patron Manlio Maggioli anche il Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la Sindaca di Santarcangelo Alice Parma.
L’evento è stato introdotto da Cristina Maggioli, figlia di Manlio e direttrice dell’Osteria, la quale ha evidenziato che attorno all’Osteria vi è un progetto più grande e in espansione: «La Sangiovesa è un mondo articolato e in continua evoluzione. All’attuale Osteria si sono aggiunti negli anni Tenuta Saiano, La Vermuteria e l’ultima nata (nel 2020, in piena pandemia), ViaSaffi32. Il nostro è un mondo che cambia per non cambiare, nel senso che i valori che proponiamo, ossia rispetto della tradizione, valorizzazione dei prodotti del territorio, ricerca e innovazione, sono sempre gli stessi ma in sintonia con la contemporaneità».
In effetti, La Sangiovesa si è fin da subito contraddistinta come un progetto imprenditoriale di successo, una family company che è riuscita, come ha ricordato il Presidente Bonaccini, a diventare «punto di riferimento non solo della gastronomia, ma di tutta la cultura romagnola, un luogo dove tradizione e innovazione si sono fuse in una ricetta vincente».
A fine conferenza stampa pranzo e brindisi per tutti gli invitati!